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fax 02671102550 Segreterie
Regionali Lombardia
Ai parlamentari eletti
In Lombardia
Gentile
Onorevole,
nei prossimi giorni il Parlamento, attraverso le
specifiche commissioni, sarà chiamato a dare il prescritto parere in merito al
decreto del Governo che individua l’organico delle scuole per l’anno scolastico
2002/2003.
I criteri adottati dal Governo non tengono conto
dell’andamento degli alunni iscritti ma di parametri socio-economici che
introducono squilibri e penalizzazioni soprattutto per quelle regioni nelle
quali è previsto un aumento del numero degli alunni ed ha condizioni migliori
da un punto di vista economico, sociale e culturale.
Le scriventi Organizzazioni Sindacali ritengono
corretto l’utilizzo di indicatori economico-sociali a favore delle realtà più
difficili del nostro Paese solo se rappresentano un correttivo di natura
aggiuntiva.
In realtà il decreto penalizza fortemente, e più di
altre Regioni, la Lombardia.
Infatti nella nostra Regione sono previsti 4339 alunni
in più nella scuola elementare, 1198 in più nella scuola media e 3307 nella
secondaria superiore (dati MIUR).
A fronte di tale crescita il decreto prevede – 375
posti nella scuola elementare, - 274 nella scuola media, e – 536 nella
secondaria superiore, cosi come non è previsto un aumento di posti nella scuola
materna nonostante le lunghe liste d’attesa e le molteplici richieste di
statalizzazioni.
Come si può notare dalla tabella che Le alleghiamo e
che riguarda la scuola elementare (essendosi concluse, solo per questo ordine
di scuola, alcune procedure) questo decreto introduce effetti distorsivi
rilevanti per alcune regioni.
Il suddetto decreto in Lombardia produrrà effetti
negativi sia sulla qualità del servizio scolastico che sul mantenimento della
presenza della scuola in aree periferiche della Regione.
In
particolare i nuovi organici previsti dalle tabelle ministeriali:
- renderanno ineludibile l’ulteriore soppressione di scuole nelle zone di montagna e nei piccoli comuni della pianura;
- comporteranno l’eliminazione dei progetti innovativi che assicurano la qualità del servizio scolastico, nonché la riduzione del tempo pieno nella scuola elementare e del tempo prolungato nella scuola media
- comporteranno la riduzione delle attività rivolte agli adulti a fonte di un prevedibile aumento della domanda
- renderanno assai problematica l’integrazione degli alunni stranieri che sempre più numerosi vengono iscritti nelle scuole della Lombardia.Le scriventi Organizzazioni Sindacali sulla base di queste motivazioni hanno già proclamato una giornata di sciopero regionale per il 18 marzo con lo svolgimento di una manifestazione a Milano.Nel contempo abbiamo distribuito una lettera aperta alle famiglie, che Le alleghiamo, per chiarire gli effetti sociali del provvedimento.Cosi come abbiamo chiesto al Presidente della Regione di assumere le iniziative necessarie affinché venga salvaguardata la qualità della scuola nella nostra Regione.Le chiediamo, pertanto, una Sua disponibilità a proporre, in sede parlamentare, la modifica del decreto e delle tabelle relative.Siamo a Sua disposizione per eventuali, ulteriori, chiarimentiDistinti salutiI Segretari Generali CGIL – CISL –UIL scuolaDella Lombardia( Wolfango Pirelli – Renato Capelli – Leonardo Donofrio)Milano, 11 marzo 2002
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