Agenzia Rappresentanza Negoziale Pubbliche Amministrazioni

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giovedì 27 dicembre 2012

Sportello On-line per i pensionati


E’ un servizio NAZIONALE On-line di assistenza e consulenza per ogni esigenza contributiva e previdenziale offerto da IUniScuola Sindacato Istruzione Libero

e-mail: iuniscuola.fr@alice.it info:388 3642614
 
FILE Allegati

° Pensioni, dal 2013 assegni più bassi
Dal primo gennaio 2013, per andare in pensione bisogna lavorare di più, mentre l’assegno previdenziale si abbassa: in base alla Riforma delle pensioni Monti-Fornero di fine 2011, entra in vigore l’agganciamento dell’età pensionabile alle aspettative di vita.
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 ° Presentazione telematica delle domande di pensione

Presentazione delle domande tramite canale telematico: entrata in vigore e regime transitorio

Con la Determinazione Presidenziale n. 95/2012, pubblicata nella GU n. 213, del 12 settembre 2012, si completa il percorso implementativo relativo al processo di telematizzazione delle richieste di prestazioni o di servizio, avviato dall’Istituto con circolari n. 169 del 2010 e n. 110 del 2011.
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PENSIONI
Cessazione dal servizio
dal 1° settembre 2013

Iscrizioni alle classi prime delle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado - a.s. 2013/2014 – e aggiornamento “Scuola in chiaro”


Ecco la nota MIURAOODPPR 2322/RU/U del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Dipartimento per la programmazione e la gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali 

Roma, 20 dicembre 2012
Ai Dirigenti delle Istituzioni scolastiche statali
e p.c.
Ai Direttori Generali degli Uffici Scolastici Regionali
Ai Dirigenti degli Uffici Scolastici Territoriali
Al Sovrintendente Scolastico per la Regione Valle d'Aosta
Al Sovrintendente Scolastico per la Provincia di Trento
Al Sovrintendente Scolastico per la scuola in lingua italiana di Bolzano
All'Intendente Scolastico per la scuola in lingua tedesca di Bolzano
All'Intendente Scolastico per la scuola delle località ladine di Bolzano
Loro Sedi

Come richiamato dalla recente circolare n. 96/2012 sulle iscrizioni (prot. n. 8293 del 17 dicembre 2012) la legge n. 135/2012 prevede che le iscrizioni alle istituzioni scolastiche statali per tutte le classi iniziali dei corsi di studio di ogni ordine e grado, per l’anno scolastico 2013/2014, vengano effettuate esclusivamente on line.

La nuova modalità di iscrizione, in parte sperimentata lo scorso anno, è stata ulteriormente sviluppata non solo sulla base dell’esperienza pregressa ma soprattutto dell’analisi delle necessità segnalate dalle scuole stesse.

Per rispondere alle specifiche esigenze di informazione necessarie alle istituzioni scolastiche per una corretta presa in carico dell’iscrizione degli alunni, l’applicativo, predisposto da questo Ministero, consente la personalizzazione di una parte del modulo dell’iscrizione che verrà poi visualizzato dalle famiglie. DGSSSI – Ufficio VII Viale Trastevere, 76/A – 00153 Roma Tel. 06.58493167/2062 Fax 06.58493848 e-mail: segr-uff.statistica@istruzione.it

In particolare, il processo delle iscrizioni prevede tre fasi distinte e successive:

1. Nella prima fase, che precede l’apertura delle iscrizioni on line alle famiglie, le scuole, accedendo all’Area SIDI/Alunni/Iscrizioni online, predispongono, secondo le necessità informative specifiche di ciascuna scuola, il modulo di iscrizione;

2. nella seconda fase, le famiglie accedono all’Area www.iscrizioni.istruzione.it, svolgono la loro ricerca per scegliere la scuola desiderata e compilano il modulo di iscrizione messo a disposizione dalla scuola;

3. nella terza fase, di nuovo di competenza dell’istituzione scolastica, si svolge il trattamento delle domande ricevute (Area SIDI/Alunni/Gestione iscrizioni); di tale fase verranno date apposite indicazioni con successiva nota.

Le fasi di competenza della scuola vengono dettagliatamente descritte nella Guida pubblicata nell’Area SIDI dedicata, cui si rimanda.

Con l’introduzione della nuova modalità on line delle iscrizioni degli alunni, "Scuola in chiaro" assume un ruolo fondamentale in quanto è lo strumento che orienta le famiglie nella scelta della scuola desiderata. È di tutta evidenza quindi che l’aggiornamento puntuale e tempestivo delle informazioni inserite direttamente dalle scuole, tramite il SIDI, rappresenta una specifica priorità.

Si ricorda che l’inserimento dei dati da parte delle scuole avviene tramite le apposite funzioni rese disponibili nell’area SIDI/Rilevazioni/Scuola in chiaro.

In particolare, proprio in funzione delle prossime iscrizioni on line, occorre che la scuola si attivi per aggiornare le sezioni "Didattica" (che raccoglie le informazioni relative al Piano dell’Offerta Formativa, Orario delle lezioni, Indirizzi di studio, Attività progettuale, ecc..) e "Servizi" (relativa agli altri servizi offerti dalla scuola). Si precisa che, diversamente dall’anno precedente, a partire da quest’anno non è più possibile allegare i modelli di iscrizione predisposti per la compilazione cartacea, in quanto non consentita dalla normativa vigente.

È opportuno che l’attività di aggiornamento venga preceduta dalla verifica circa la correttezza dei dati anagrafici della scuola (denominazione, indirizzo, recapiti telefonici). In caso di inesattezze la correzione può essere effettuata esclusivamente dalla scuola utilizzando la funzione SIDI/ Gestione anno scolastico. Inoltre, per la modifica dell’indirizzo del sito web è disponibile una apposita funzione nell’area SIDI/Rilevazioni/Scuola in chiaro.

Si ricorda, inoltre, che per le scuole statali le utenze del Dirigente scolastico e del DSGA sono abilitate d’ufficio ad operare in "Scuola in chiaro"; il Dirigente scolastico può comunque provvedere all’abilitazione di altre utenze nella scuola.

Ogni scuola può modificare e/o integrare in qualsiasi momento le informazioni inserite che, una volta immesse, vengono automaticamente rese pubbliche nella versione internet "Scuola in chiaro". DGSSSI – Ufficio VII Viale Trastevere, 76/A – 00153 Roma Tel. 06.58493167/2062 Fax 06.58493848 e-mail: segr-uff.statistica@istruzione.it

Come di consueto, il Ministero provvede a completare le informazioni della singola Istituzione scolastica con i dati presenti nel sistema informativo (alunni, personale scolastico, dati finanziari), acquisiti di volta in volta attraverso le varie rilevazioni.

Tutte le informazioni relative al processo di aggiornamento di "Scuola in chiaro" sono descritte nella guida operativa disponibile nell’area "Procedimenti amministrativi" del portale SIDI.

Contestualmente alla presente nota vengono pubblicate, sempre nello spazio www.iscrizioni.istruzione.it, anche la lettera dell’On. Ministro ed una brochure rivolte alle famiglie per diffondere l’informazione sulla novità delle iscrizioni on line. Sempre al fine di rendere di dominio pubblico la nuova procedura, questo Ministero, in collaborazione con la RAI, ha realizzato due spot televisivi che andranno in onda nel periodo di apertura delle iscrizioni per le famiglie.

Si ricorda, a tale proposito, che per le famiglie sarà possibile iscrivere i propri figli a scuola dal 21 gennaio al 28 di febbraio 2013.

Le funzioni per la personalizzazione del modulo di iscrizione on line da parte delle scuole saranno invece aperte il 21/12/2012. Per ogni chiarimento inerente la procedura è possibile contattare:

- il Servizio di Statistica;

- nonché uno dei seguenti numeri della Direzione Generale per gli Ordinamenti scolastici: 06.58492746; 06.58493246; 06.58492442; 06.58492235; 06.58493242;

- oppure l’URP di questo Ministero: 06.58492377; 06.58492379; 06.58492755; 06.58492796; 06.58492803;

- per eventuali richieste di chiarimento inerenti invece l’aggiornamento di "Scuola in chiaro" sono disponibili i seguenti numeri: 06 58492562; 06 58492392.

Il Capo Dipartimento
Giovanni Biondi



LEGGI Iscrizioni alle scuole dell'infanzia e alle scuole di ogni ordine e grado per l’anno scolastico 2013/2014.

mercoledì 26 dicembre 2012

I residenti a Milano sono 1.242.123. Il 14% è di origine straniera


[Pubblicati i dati ufficiali del censimento 2011 che faranno da riferimento per ogni intervento di interesse pubblico. Record di ultracentenari, in gran parte donne]

ECCO IL COMUNICATO DI PALAZZO MARINO
Milano, 26 dicembre 2012 – Quanti sono i cittadini residenti nel Comune di Milano? Quanto è anziana la popolazione milanese e quanto incide nella saldo demografico il numero di cittadini di origine straniera? Questi alcuni dei principali quesiti posti dal censimento Istat 2011 e oggi, confrontando quei dati con gli accertamenti effettuati dal Settore Statistica del Comune, il dato è ufficialmente rilevato e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. Parliamo dunque di popolazione ‘legale’: ovvero la cifra ufficiale che farà testo fino alla successiva rilevazione censuaria e sarà l’unica fonte utilizzata per determinare una serie di aspetti di interesse pubblico, come i posti letto negli ospedali, il numero delle farmacie, delle scuole per grado di istruzione, il numero dei parlamentari (e dei senatori) nelle diverse circoscrizioni elettorali.

La popolazione residente a Milano è dunque pari a 1.242.123 unità al 9 ottobre 2011, data cui si riferisce il Censimento. Gli stranieri sono 176.303, pari al 14,2%. Rispetto al 2001, quando si contarono 1.256.211 residenti, si registra un leggero decremento (-1,1%, in controtendenza con il dato nazionale di incremento del 4,3%) da attribuire esclusivamente alla componente italiana, che la forte crescita di stranieri ha quasi completamente compensato. Gli italiani sono infatti diminuiti negli ultimi 10 anni di oltre 100 mila persone (-8,8%) e negli ultimi 20 anni di oltre 276 mila; viceversa, rispetto al Censimento 2001, gli stranieri sono più che raddoppiati e rispetto a quello del 1991 sono cresciuti di oltre 150 mila unità (moltiplicandosi in 20 anni di oltre 6 volte) .

Un trend storico negativo ha visto per il quarto Censimento consecutivo diminuire la popolazione residente a Milano (vedi tabella 1). L’ultimo Censimento in cui si registrò un aumento di popolazione fu quello del 1971, allorché si contarono quasi mezzo milione di persone in più rispetto ad oggi, dopodiché nei Censimenti del 1981,del 1991, del 2001 e infine del 2011 la popolazione censita è sempre risultata inferiore a quella del Censimento precedente. Tuttavia , il rallentamento nella riduzione della popolazione (tra il 2001 e 2011 è scesa solo dell’1,1%) unito ad un’inversione di tendenza registrata recentemente in anagrafe (la popolazione è tornata a crescere a partire dal 2009 grazie alle migrazioni interne), suggeriscono che il trend negativo si sia esaurito.

Come e anzi più che nel resto d’Italia, a Milano abitano più donne che uomini: ci sono infatti circa 88 uomini ogni 100 donne (in Italia il rapporto è 94 ogni 100). E’ a partire dai 26 anni che, grazie ad un’immigrazione più femminile che maschile, le donne diventano maggioranza.

Più milanesi anziani, più immigrate badanti adulte.

Aumentano gli ultracentenari, o meglio le ultracentenarie: a Milano sono quasi 500 (494 di cui 434 donne). Gli ultracentenari censiti nel 2001 erano 211 e nel 1991 solo 69. Anche i “grandi vecchi”, ovvero gli ultra 85enni, sono in aumento rispetto ai passati Censimenti. Arrivati a 44.209, fanno segnare una crescita del 24,5% rispetto al 2001 e del 105,5% rispetto al 1991. E infine allargando l’analisi agli oltre 310 mila anziani ultrasessantacinquenni, si arriva a comprendere esattamente il 25% della popolazione censita (in Italia è il 20,8%). Nel 2001 la percentuale di anziani era il 22,8% (già superiore al dato del 2011 nazionale) e nel 1991 il 18,2%. La quota è divenuta più rilevante per la contemporanea riduzione della popolazione nelle età lavorative (15-64 anni) che degli anziani è chiamata a farsi carico: -7,3% negli ultimi 10 anni e -20,9% negli ultimi 20 anni.

Considerando l’età media della popolazione residente, che per l’Italia nel suo complesso è pari a 43 anni, e per gli stranieri pari a 31 anni, Milano è abitata da persone mediamente più anziane: sia nel suo complesso (46 anni), sia per quanto concerne gli stranieri (33 anni) e gli italiani (48 anni). Per Milano, il fatto di avere una popolazione in cui incidono maggiormente gli anziani, implica una popolazione straniera a sua volta più anziana, in cui pesano i flussi di badanti dell’Est Europa: segmento composto da donne mediamente più adulte rispetto agli stranieri impiegati in altri settori lavorativi.

Tabella 1 – Popolazione residente per genere dal primo Censimento del 1861.

Anni
Maschi
Femmine
Totale
Maschi ogni 100 femmine
1861
147.110
120.508
267.618
122,1
1871
148.220
142.294
290.514
104,2
1881
179.676
174.365
354.041
103,0
1901
266.870
271.608
538.478
98,3
1911
349.368
352.033
701.401
99,2
1921
394.593
423.555
818.148
93,2
1931
461.597
499.063
960.660
92,5
1951
595.366
678.879
1.274.245
87,7
1961
741.646
840.888
1.582.534
88,2
1971
818.067
913.933
1.732.000
89,5
1981
752.641
852.132
1.604.773
88,3
1991
640.311
728.920
1.369.231
87,8
2001
586.128
670.083
1.256.211
87,5
2011
580.978
661.145
1.242.123
87,9