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mercoledì 26 dicembre 2012

I residenti a Milano sono 1.242.123. Il 14% è di origine straniera


[Pubblicati i dati ufficiali del censimento 2011 che faranno da riferimento per ogni intervento di interesse pubblico. Record di ultracentenari, in gran parte donne]

ECCO IL COMUNICATO DI PALAZZO MARINO
Milano, 26 dicembre 2012 – Quanti sono i cittadini residenti nel Comune di Milano? Quanto è anziana la popolazione milanese e quanto incide nella saldo demografico il numero di cittadini di origine straniera? Questi alcuni dei principali quesiti posti dal censimento Istat 2011 e oggi, confrontando quei dati con gli accertamenti effettuati dal Settore Statistica del Comune, il dato è ufficialmente rilevato e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. Parliamo dunque di popolazione ‘legale’: ovvero la cifra ufficiale che farà testo fino alla successiva rilevazione censuaria e sarà l’unica fonte utilizzata per determinare una serie di aspetti di interesse pubblico, come i posti letto negli ospedali, il numero delle farmacie, delle scuole per grado di istruzione, il numero dei parlamentari (e dei senatori) nelle diverse circoscrizioni elettorali.

La popolazione residente a Milano è dunque pari a 1.242.123 unità al 9 ottobre 2011, data cui si riferisce il Censimento. Gli stranieri sono 176.303, pari al 14,2%. Rispetto al 2001, quando si contarono 1.256.211 residenti, si registra un leggero decremento (-1,1%, in controtendenza con il dato nazionale di incremento del 4,3%) da attribuire esclusivamente alla componente italiana, che la forte crescita di stranieri ha quasi completamente compensato. Gli italiani sono infatti diminuiti negli ultimi 10 anni di oltre 100 mila persone (-8,8%) e negli ultimi 20 anni di oltre 276 mila; viceversa, rispetto al Censimento 2001, gli stranieri sono più che raddoppiati e rispetto a quello del 1991 sono cresciuti di oltre 150 mila unità (moltiplicandosi in 20 anni di oltre 6 volte) .

Un trend storico negativo ha visto per il quarto Censimento consecutivo diminuire la popolazione residente a Milano (vedi tabella 1). L’ultimo Censimento in cui si registrò un aumento di popolazione fu quello del 1971, allorché si contarono quasi mezzo milione di persone in più rispetto ad oggi, dopodiché nei Censimenti del 1981,del 1991, del 2001 e infine del 2011 la popolazione censita è sempre risultata inferiore a quella del Censimento precedente. Tuttavia , il rallentamento nella riduzione della popolazione (tra il 2001 e 2011 è scesa solo dell’1,1%) unito ad un’inversione di tendenza registrata recentemente in anagrafe (la popolazione è tornata a crescere a partire dal 2009 grazie alle migrazioni interne), suggeriscono che il trend negativo si sia esaurito.

Come e anzi più che nel resto d’Italia, a Milano abitano più donne che uomini: ci sono infatti circa 88 uomini ogni 100 donne (in Italia il rapporto è 94 ogni 100). E’ a partire dai 26 anni che, grazie ad un’immigrazione più femminile che maschile, le donne diventano maggioranza.

Più milanesi anziani, più immigrate badanti adulte.

Aumentano gli ultracentenari, o meglio le ultracentenarie: a Milano sono quasi 500 (494 di cui 434 donne). Gli ultracentenari censiti nel 2001 erano 211 e nel 1991 solo 69. Anche i “grandi vecchi”, ovvero gli ultra 85enni, sono in aumento rispetto ai passati Censimenti. Arrivati a 44.209, fanno segnare una crescita del 24,5% rispetto al 2001 e del 105,5% rispetto al 1991. E infine allargando l’analisi agli oltre 310 mila anziani ultrasessantacinquenni, si arriva a comprendere esattamente il 25% della popolazione censita (in Italia è il 20,8%). Nel 2001 la percentuale di anziani era il 22,8% (già superiore al dato del 2011 nazionale) e nel 1991 il 18,2%. La quota è divenuta più rilevante per la contemporanea riduzione della popolazione nelle età lavorative (15-64 anni) che degli anziani è chiamata a farsi carico: -7,3% negli ultimi 10 anni e -20,9% negli ultimi 20 anni.

Considerando l’età media della popolazione residente, che per l’Italia nel suo complesso è pari a 43 anni, e per gli stranieri pari a 31 anni, Milano è abitata da persone mediamente più anziane: sia nel suo complesso (46 anni), sia per quanto concerne gli stranieri (33 anni) e gli italiani (48 anni). Per Milano, il fatto di avere una popolazione in cui incidono maggiormente gli anziani, implica una popolazione straniera a sua volta più anziana, in cui pesano i flussi di badanti dell’Est Europa: segmento composto da donne mediamente più adulte rispetto agli stranieri impiegati in altri settori lavorativi.

Tabella 1 – Popolazione residente per genere dal primo Censimento del 1861.

Anni
Maschi
Femmine
Totale
Maschi ogni 100 femmine
1861
147.110
120.508
267.618
122,1
1871
148.220
142.294
290.514
104,2
1881
179.676
174.365
354.041
103,0
1901
266.870
271.608
538.478
98,3
1911
349.368
352.033
701.401
99,2
1921
394.593
423.555
818.148
93,2
1931
461.597
499.063
960.660
92,5
1951
595.366
678.879
1.274.245
87,7
1961
741.646
840.888
1.582.534
88,2
1971
818.067
913.933
1.732.000
89,5
1981
752.641
852.132
1.604.773
88,3
1991
640.311
728.920
1.369.231
87,8
2001
586.128
670.083
1.256.211
87,5
2011
580.978
661.145
1.242.123
87,9

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