24 maggio 2008 , SCIOPERO di “liberazione” nelle scuole della Puglia
Secondo Leonardo Donofrio di IUniScuola(foto) , con lo sciopero di "liberazione" si rinnova la speranza che alcuni temi -diritti civili, cittadinanza, laicità, pace e la scuola- tornino al centro dell'agenda politica, in un percorso che possa segnare una forte discontinuità rispetto all'attuale gestione della scuola pubblica.L'iniziativa di mobilitazione e di sciopero è stata condivisa dal personale della scuola della Campania,della Liguria ,della Calabria che chiedono trasparenza(Pubblicazione nominativa sui siti degli USR) sulla stipula dei contratti di lavoro degli ATA ,Docenti e Dirigenti Scolastici; in particolare i docenti e gli ATA della scuola della Puglia dicono:"Si continuano ad operare tagli ,con pesanti ricadute sul personale in servizio, non si affrontano questioni centrali come la dispersione scolastica, si rimanda il problema degli insegnanti di sostegno, con tutto ciò che consegue perché le studentesse e gli studenti diversamente abili vedano riconosciuto un diritto allo studio sostanziale, e non solo formale". La questione dei docenti precari e del personale ATA è diventata ancor più insostenibile. I programmi elettorali hanno previsto di eliminare il problema decennale del precariato. Evidentemente, ribadiscono i precari Docenti e Ata "non avevamo ben inteso che l'eliminazione fosse fisica".Eppure è emerso qualcosa di nuovo. Prima di tutto, la grande dignità e un rinnovato protagonismo dei movimenti e delle associazioni "non allineate" che rappresentano Docenti e personale ATA in condizioni di precarietà strutturale.Probabile che ci sia la volontà sociale e politica di tali soggetti a non fare sconti anche a questo Governo, che appare ancora una volta lontano dai bisogni reali della scuola pubblica.Soddisfazione da parte delle Organizzazioni Sindacali FIS-CAB, CISAL, INTESA, IUNISCUOLA, RdB-CUB SCUOLA, SAB promotrici dello sciopero.
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