Sì definitivo del Senato alla legge di conversione del Decreto fiscale che contiene la rottamazione delle cartelle esattoriali, l’addio a Equitalia, la voluntary disclosure bis, l’abolizione degli studi di settore, nuovi adempimenti per le partite IVA: il governo aveva posto la questione di fiducia sullo stesso testo già passato alla Camera, Palazzo Madama ha approvato con 162 voti favorevoli, 86 voti contrari e un astenuto. Ricordiamo brevemente quali sono le principali misure della legge di conversione del Dl 193/2016.
- Rottamazione cartelle esattoriali: definizione agevolata delle cartelle esattoriali affidate agli agenti della riscossione fra il 2000 e il 2016, con pagamento intero della tassa e sconti su interessi di mora e sanzioni. E’ possibile pagare a in cinque rate, tre nel 2017 e due nel 2018.
- Addio a Equitalia: dal luglio 2017 eliminato l’agente della riscossione le cui funzioni passano all’Agenzia delle Entrate
- Operazioni IVA: c’è una stretta sugli adempimenti relativi a Spesometro e comunicazione liquidazioni periodiche, che diventano trimestrali. Commercialisti annunciano manifestazione e sciopero. Ci sono anche due crediti d’imposta, uno di 100 euro per l’aggiornamento tecnologico e un altro di 50 euro, utilizzabile una sola volta, per la fatturazione elettronica.
- Studi di settore: dal 2017 diventano indicatori di compliance fiscale, le modalità attuative saranno fissate da decreto ministeriale.
- Voluntary disclosure bis: riaperti fino al 31 luglio 2017 i termini per aderire all’emersione di capitali, anche qui si pagano interamente le tasse mentre ci sono sconti sulle sanzioni e un condono penale per i reati di evasione. Sanabili le violazione commesse fino al 30 settembre 2016, procedura aperta anche a coloro che avevano già aderito alla voluntary disclosure 2015.
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